Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41130 del 11 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:41130PEN

Massima

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Il giudice dell'esecuzione non può revocare in sede esecutiva le sentenze di condanna pronunciate dal giudice della cognizione sulla base di argomentazioni giuridiche diverse da quelle adottate dal giudice della cognizione, in quanto ciò comporterebbe un'inammissibile rimessa in discussione di elementi giuridico-interpretativi riservati al giudice della cognizione. Tuttavia, il giudice dell'esecuzione può procedere alla revoca della condanna in presenza di una sopravvenuta abolitio criminis, come nel caso di una pronuncia della Corte di Giustizia dell'Unione Europea che abbia determinato l'inefficacia della fattispecie penale contestata, con efficacia retroattiva anche in sede esecutiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. AL. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 808/2010 TRIBUNALE di VERONA, del 19/01/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UMBERTO ZAMPETTI;

lette le conclusioni del P.G. Dott. CEDRANGOLO Oscar che ha chiesto declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

1. Con ordinanza in data 19.01.2011 il Tribunale monocratico di Verona, in funzione di giudice dell'esecuzione, rigettava l&#…

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