Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Bari sentenza n. 1678 del 2018

ECLI:IT:TARBA:2018:1678SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento amministrativo di revoca di una concessione di occupazione di suolo pubblico deve essere adeguatamente motivato, indicando in modo chiaro e puntuale i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che lo giustificano, nel rispetto del principio di buona amministrazione e del legittimo affidamento del concessionario. L'Amministrazione non può revocare una concessione già rilasciata senza fornire una motivazione specifica e dettagliata in ordine all'insopprimibile interesse pubblico concreto e attuale che giustifica tale provvedimento, soprattutto quando il concessionario ha già sostenuto spese per l'adeguamento dell'impianto in base alla precedente autorizzazione. La mera generica e apodittica invocazione di violazioni regolamentari, senza alcuna concreta dimostrazione, non è sufficiente a legittimare la revoca di una concessione già rilasciata, in quanto ciò si porrebbe in contrasto con i principi di imparzialità, buon andamento e tutela dell'affidamento del privato. Pertanto, il provvedimento di revoca adottato in assenza di una adeguata e puntuale motivazione, che dia conto delle ragioni specifiche e concrete che lo giustificano, è illegittimo e deve essere annullato.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/12/2018

N. 01678/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01481/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1481 del 2012, proposto dal sig. Maurizio Nicola Sinibaldi, rappresentato e difeso dall’avv. Michele Dionigi, con studio in Bari, alla via Fornari n. 15/A, e domicilio digitale all’indirizzo P.E.C.: [email protected];

contro

Comune di Bari, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avv. Augusto Farnelli, con ufficio in Bari presso l’Avvocatura comunale alla via Principe Amedeo n. 26, e domicilio digitale all’indirizzo P.E.C.: [email protected];

per l’annullamento

1.- della determinazione n. 109 del 20.6.2012 del Diri…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.