Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44918 del 7 novembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:44918PEN

Massima

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La confisca prevista dall'art. 12-sexies del D.L. n. 306/1992 ha natura di misura di sicurezza patrimoniale e non di pena, pertanto non opera il principio di irretroattività proprio della norma penale, ma quello della applicazione della legge vigente al momento della decisione, fissato dall'art. 200 c.p. Essa è applicabile anche nei confronti di chi sia stato condannato per reati commessi prima dell'entrata in vigore della norma, non integrando alcuna violazione dell'art. 7 CEDU. La confisca può essere disposta quando sia provata l'esistenza di una sproporzione tra il reddito dichiarato o i proventi dell'attività economica del condannato e il valore economico dei beni nella sua disponibilità, senza che risulti una giustificazione credibile circa la provenienza di essi. A tal fine, il giudice deve contestualizzare la valutazione della sproporzione all'epoca dell'acquisto dei beni, senza dover necessariamente tener conto di eventuali redditi non dichiarati, in assenza di specifiche allegazioni in tal senso. La mancanza di una giustificazione plausibile circa la legittima provenienza dei beni, unitamente alla loro sproporzione rispetto ai redditi leciti, consente di ritenere che essi siano il frutto o il reimpiego di attività illecite, legittimando così la confisca, anche di beni acquistati anteriormente alla commissione del reato per il quale è intervenuta la condanna irrevocabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO Maria Cristina - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 246/2011 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 11/10/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIA LA POSTA;

lette le conclusioni del PG Dott. Volpe Giuseppe, che ha chiesto il rigetto dei ricorsi.

RITENUTO IN FATTO

1. Con provvedimento del 10.3.2011 la Corte di appello di Reggio Calabria, in funzione di giudice dell'esecuzione, disponeva, ai sensi del Decreto Legge 8 giugn…

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