Il Tribunale Amministrativo, nell'esaminare la legittimità del programma di attuazione delle aree estrattive del porfido Pianacci-Dossi adottato dal Comune di Lona Lases, afferma che: 1. L'attività di ricerca e coltivazione delle sostanze minerali si realizza attraverso un "Piano provinciale" e "programmi pluriennali" a scala comunale, che devono essere sottoposti alle procedure di valutazione di impatto ambientale previste dalla legge provinciale. 2. Il programma attuativo impugnato è stato oggetto di positiva valutazione di compatibilità ambientale da parte della Giunta provinciale, che ha imposto specifiche prescrizioni volte a garantire la stabilità del versante e la salvaguardia ambientale, prevalenti rispetto all'interesse all'intensiva coltivazione del giacimento. 3. Le scelte operate dal Comune nel programma attuativo, in particolare la riduzione del quantitativo di minerale estraibile nel lotto della ricorrente e il mantenimento della pista di accesso alla zona interessata da fenomeni franosi, sono adeguatamente motivate e rispettose del principio di proporzionalità, in quanto misure necessarie e idonee al fine di assicurare la tutela del territorio. 4. La sospensione temporanea dell'attività estrattiva disposta dal Comune su una parte del lotto della ricorrente per consentire i lavori di bonifica di una frana adiacente è legittima per ragioni di sicurezza pubblica e non determina alcun danno risarcibile, anche in considerazione del comportamento inerte della società concessionaria nel non aver impugnato tempestivamente il provvedimento inibitorio. Pertanto, il Tribunale respinge i ricorsi proposti dalla società concessionaria avverso il programma attuativo e la domanda di risarcimento danni.