Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6742 del 17 febbraio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:6742PEN

Massima

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Il direttore di una testata giornalistica che pubblica un documento anonimo contenente affermazioni lesive della reputazione altrui, con piena consapevolezza del suo contenuto diffamatorio, risponde del reato di diffamazione a mezzo stampa, in quanto l'assunzione della responsabilità della pubblicazione integra gli elementi costitutivi del delitto contestato, non configurandosi invece la mera responsabilità per omesso controllo ai sensi dell'art. 57 c.p. Ciò anche qualora il documento anonimo pubblicato abbia un tono chiaramente satirico e tenda a rispecchiare il malcontento popolare verso l'operato di pubblici amministratori, in quanto la libertà di critica non può spingersi fino a ledere ingiustificatamente la reputazione altrui. Il giudice, nel valutare l'impedimento dell'imputato a comparire all'udienza, deve motivare adeguatamente il proprio giudizio negativo circa l'assoluta impossibilità di comparizione, anche in presenza di un certificato medico, tenendo conto della natura dell'infermità e della possibilità di partecipare all'udienza con le opportune cautele, come l'accompagnamento da parte di altri. La prescrizione del reato, maturata prima della pronuncia della sentenza, comporta l'annullamento senza rinvio della stessa, con conseguente decisione sull'impugnazione agli effetti civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) BA. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 07/02/2008 CORTE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. COLONNESE ANDREA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. IACOVIELLO Francesco Mauro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

La Corte d'appello di Bologna con sentenza 7.2.2008 c…

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