Il rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro autonomo a favore di un cittadino extracomunitario è subordinato alla dimostrazione della disponibilità di un'idonea sistemazione alloggiativa e di un reddito annuo, proveniente da fonti lecite, di importo superiore al livello minimo previsto dalla legge per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. Pertanto, il diniego del rinnovo del permesso di soggiorno per lavoro autonomo è legittimo qualora il richiedente non dimostri di disporre di un'idonea sistemazione alloggiativa e di un reddito annuo sufficiente, anche se il preavviso di rigetto non è stato formalmente comunicato, in quanto il contenuto del provvedimento non avrebbe potuto essere diverso a causa della natura vincolata dello stesso. Il giudice amministrativo, in presenza di tali presupposti, può definire il ricorso con una decisione in forma semplificata ai sensi dell'art. 60 del Codice del processo amministrativo, condannando la parte ricorrente al pagamento delle spese di lite.