Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41720 del 15 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:41720PEN

Massima

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La continuità criminosa tra reati di associazione mafiosa e reati fine, come l'estorsione, non può essere affermata sulla base della mera appartenenza dell'imputato all'associazione e dell'utilizzo della forza di intimidazione derivante da tale appartenenza, essendo necessario che emerga un disegno criminoso unitario e preesistente alla realizzazione di entrambi i delitti. Il giudice, nel valutare la sussistenza della continuazione, deve quindi accertare che i singoli reati siano stati programmati e realizzati in attuazione di un medesimo programma criminoso, non essendo sufficiente la mera contestualità temporale o la derivazione della condotta estorsiva dalla forza intimidatrice del sodalizio mafioso. La diversa valutazione operata in relazione ad altri imputati non è vincolante, in quanto le valutazioni sull'identità del disegno criminoso originario attengono all'atteggiamento psicologico di ciascun imputato, che può essere diversamente apprezzato. Pertanto, il giudice può legittimamente escludere la continuazione tra i reati, ove ritenga che la condotta estorsiva, pur realizzata mediante l'utilizzo della forza di intimidazione derivante dall'appartenenza all'associazione mafiosa, sia stata frutto di scelte contingenti e non di un disegno criminoso unitario e preesistente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto Presidente del 19/10/2 -

Dott. ROMBOLA' Marcello Consigliere SENTE -

Dott. DI TOMASSI Maria Stefania rel. Consigliere N. 3 -

Dott. TARDIO Angela Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. CASSANO Margherita Consigliere N. 10869/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Di. Gi. Gi. , nato il (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 12.1.2011 dal Tribunale di Gela;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata, il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. DI TOMASSI Maria Stefania;

lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore …

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