Il sequestro preventivo di beni può essere disposto anche sulla base di indizi patrimoniali, in aggiunta alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, quando sussiste un nesso inscindibile tra gli elementi probatori relativi alla partecipazione a un'associazione di tipo mafioso e quelli concernenti l'accumulo di ricchezza sproporzionata rispetto ai redditi dichiarati. In tali casi, l'accertamento della "mafiosità" del soggetto indagato non può essere limitato alle sole dichiarazioni dei collaboratori, ma deve tenere conto dell'intero quadro indiziario, comprensivo degli elementi patrimoniali, i quali assumono rilevanza probatoria autonoma in quanto espressivi di un modus operandi tipico delle organizzazioni criminali. Pertanto, il giudice non può ignorare gli accertamenti economico-patrimoniali, in quanto strettamente connessi e funzionali alla dimostrazione della partecipazione all'associazione mafiosa, e la motivazione che ometta di valutare tali elementi risulta contraddittoria e carente sotto il profilo logico e giuridico.