Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10167 del 11 marzo 2016

ECLI:IT:CASS:2016:10167PEN

Massima

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Il reato di sottrazione e dispersione di beni sottoposti a pignoramento, di cui all'art. 388, comma 3, c.p., si prescrive nel termine ordinario di cinque anni, ai sensi dell'art. 157, n. 3, c.p., anche in presenza della contestata recidiva specifica, reiterata e infraquinquennale, qualora il giudice di primo grado non abbia espressamente applicato l'aumento di pena previsto dall'art. 99, comma 4, c.p. Ciò in quanto, in tema di prescrizione, la recidiva facoltativa deve ritenersi ininfluente ai fini del computo del tempo necessario a prescrivere il reato, quando il giudice l'abbia esclusa, anche implicitamente, non ritenendola espressione di una maggiore colpevolezza o pericolosità sociale dell'imputato. Inoltre, in applicazione del principio di cui all'art. 2 c.p., la disciplina transitoria di cui all'art. 10 della L. n. 251/2005 impone di applicare i più brevi termini di prescrizione previgenti, anziché quelli allungati dalla nuova normativa, qualora i nuovi termini risultino più lunghi di quelli precedenti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. TRONCI Andrea - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO Emilia - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/1/2014 della Corte di appello di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIORDANO Emilia Anna;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ANIELLO Roberto, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la …

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