La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: Il Comune, nel disciplinare l'esercizio del commercio su aree pubbliche, è tenuto a individuare posteggi equivalenti per gli operatori che svolgono l'attività al momento dell'entrata in vigore della normativa, nel rispetto del principio di affidamento e della tutela delle potenzialità commerciali degli stessi. Qualora il Comune disponga la rimozione di posteggi situati in zone aventi valore archeologico, storico, artistico e ambientale, deve garantire agli operatori il diritto a ottenere un posteggio equivalente, anche in zone esterne all'ambito oggetto di tutela, previa valutazione del volume di affari sviluppato negli ultimi anni. Il mancato rispetto di tale obbligo di individuazione di un posteggio equivalente rende illegittimo il provvedimento di diniego del rinnovo della concessione.