Cassazione penale Sez. I sentenza n. 17522 del 27 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:17522PEN

Massima

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La presunzione relativa di pericolosità sociale prevista dall'art. 275, comma 3, c.p.p. impone la misura cautelare della custodia in carcere per i gravi reati contestati, salvo che il venire meno di tale presunzione derivi da elementi processuali, specifici e concreti, che comportino una modifica del giudizio prognostico originariamente formulato. Il mero decorso del tempo dagli accadimenti criminosi, il cambio di residenza, la nascita di una figlia o la mancata applicazione di una misura di sicurezza non sono di per sé idonei a incidere sulla presunzione di pericolosità sociale, essendo necessari dati circostanziali che dimostrino un effettivo mutamento della situazione valutata all'inizio del trattamento cautelare. Pertanto, in presenza di reati gravi come quelli contestati, caratterizzati da efferatezza e preparazione dell'azione criminosa, la custodia cautelare in carcere risulta adeguata e proporzionata, salvo prova contraria a carico dell'indagato, non desumibile dal solo decorso del tempo o da elementi di per sé inidonei a smentire la presunzione di pericolosità sociale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - rel. Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Catania, in funzione di giudice del riesame, del 24/10/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere GIORGIO POSCIA;
letta la requisitoria presentata ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, con cui il Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale GIUSEPPINA CASELLA, ha concluso per la inammissibilita' del ri…

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