Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39586 del 4 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:39586PEN

Massima

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Il metodo mafioso, caratterizzato da condotte tipiche del modus operandi camorristico, come l'intermediazione a favore di un imprenditore, l'azione sinergica di pressione sulla vittima, la richiesta di regali in prossimità delle feste natalizie nell'interesse delle famiglie dei carcerati del sodalizio criminale, la possibilità di condizionare le sorti dell'attività d'impresa avvalendosi dell'intimidazione mafiosa, nonché il ricorso a personaggi della malavita organizzata per creare nella vittima una condizione di assoggettamento, integra l'aggravante di cui all'art. 416-bis.1 c.p. anche in assenza di un accertamento giudiziale della partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, essendo sufficiente la prova della finalità di agevolare l'attività del clan e di agire manifestando la forza intimidatrice del vincolo mafioso. Inoltre, le diverse condotte di violenza o minaccia poste in essere per procurarsi un ingiusto profitto costituiscono autonome ipotesi di reato di estorsione, consumata o tentata, unificabili con il vincolo della continuazione quando, singolarmente considerate, in relazione alle circostanze del caso concreto, alle modalità di realizzazione e all'elemento temporale, appaiano dotate di una propria completa individualità. Le dichiarazioni delle persone offese, se dotate di attendibilità intrinseca e coerenza logica, possono costituire prova sufficiente della responsabilità dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri esterni, salvo il caso in cui le vittime siano costituite parti civili. La determinazione della pena deve tenere conto della gravità della condotta, delle aggravanti contestate e della personalità negativa dell'imputato, desumibile non solo dalle modalità della reiterata azione estorsiva e dai precedenti penali, ma anche dal contesto mafioso nel quale i delitti sono stati commessi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
- (OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 04/02/2020 dalla Corte di Appello di Napoli;
PARTI CIVILI: Comune di Napoli - (OMISSIS);
visti gli atti, la sentenza ed i ricorsi, trattati con contraddittorio orale; udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. AGOSTINACCH…

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