Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24551 del 17 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:24551PEN

Massima

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Il decreto di perquisizione e sequestro emesso dal pubblico ministero, pur senza una specifica elencazione dei beni da sequestrare, è legittimo quando individua con sufficiente chiarezza e analiticità, compatibilmente con l'ampiezza dell'attività di indagine, l'oggetto specifico del sequestro, determinato non solo dal riferimento al collegamento probatorio dei beni con le ipotesi delittuose oggetto di indagine, ma anche attraverso l'indicazione in premessa dei documenti da ricercare, seguita da una specifica elencazione di quelli da vincolare e dalla descrizione dettagliata, ancorché a titolo esemplificativo, di alcuni dei fatti contestati all'indagato, così da circoscriverne in termini precisi l'attività di ricerca e acquisizione da parte della polizia giudiziaria delegata all'esecuzione del sequestro. In tali casi, non è necessaria la convalida del sequestro da parte del giudice, in quanto il decreto del pubblico ministero ha individuato con sufficiente determinatezza l'oggetto del sequestro, rimettendo alla discrezionalità degli operanti solo l'individuazione del presupposto fondamentale del sequestro, ovvero la qualifica dei beni come corpo del reato o cose ad esso pertinenti, la quale richiede comunque un controllo dell'autorità giudiziaria.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa dal G.i.p. del Tribunale di Milano in data 7/3/2016;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa CARDIA Delia, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) ricorre pe…

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