Cassazione penale Sez. III sentenza n. 40780 del 2 ottobre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:40780PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il riconoscimento della continuazione tra più reati presuppone l'accertamento di un'unità di disegno criminoso, da valutare sulla base di indici rivelatori quali la distanza cronologica tra i fatti, le modalità della condotta, la tipologia dei reati, il bene protetto, l'omogeneità delle violazioni, la causale, le condizioni di tempo e di luogo. Anche attraverso la constatazione di alcuni soltanto di tali indici, purché pregnanti e idonei a orientare il giudizio in direzione del riconoscimento o del diniego del vincolo di continuazione, il giudice deve verificare se sussista la preordinazione di fondo che cementa le singole violazioni. Inoltre, per aversi unicità del disegno criminoso occorre che in esso risultino ricomprese le diverse azioni od omissioni sin dal primo momento e nei loro elementi essenziali, nel senso che, quando si commette la prima azione, già si sono deliberate tutte le altre, come facenti parte di un tutto unico. Le singole condotte, quindi, devono essere ricollegate ad un'unica previsione, di cui i diversi reati costituiscano la concreta realizzazione, cosicché i reati successivamente commessi devono essere delineati fin dall'inizio nelle loro connotazioni essenziali, non potendosi identificare il requisito psicologico indicato nell'articolo 81 c.p. con un generico programma delinquenziale ai fini dell'applicazione della disciplina del reato continuato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SQUASSONI Claudia - Presidente

Dott. SAVINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. ORILIA Lorenzo - rel. Consigliere

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2085/2012 CORTE APPELLO di TORINO, del 09/11/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 16/05/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LORENZO ORILIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SPINACI Sante che ha concluso per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

1. Con sentenza 9.11.2012 la Corte d'Appello di Torino ha confermato la condanna di (OM…

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