Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il concorso pubblico per il reclutamento di dirigenti scolastici, indetto con D.D.G. n. 1259 del 23 novembre 2017, deve svolgersi nel rispetto dei principi di imparzialità, trasparenza e buon andamento dell'azione amministrativa, garantendo a tutti i candidati pari opportunità e il corretto svolgimento delle prove concorsuali. L'amministrazione è tenuta a predisporre adeguati meccanismi di verifica e correzione degli elaborati, nonché a redigere graduatorie di merito conformi ai criteri stabiliti dal bando, procedendo alle necessarie rettifiche e integrazioni ove emergano irregolarità o errori. I candidati hanno diritto di partecipare al concorso in condizioni di parità e di vedere valutati i propri titoli e le prove secondo parametri oggettivi e imparziali, potendo impugnare gli atti della procedura concorsuale ove rilevino vizi o illegittimità. L'amministrazione deve assicurare la massima trasparenza e correttezza nello svolgimento dell'intera procedura concorsuale, al fine di garantire il rispetto dei principi costituzionali di buon andamento e imparzialità della pubblica amministrazione.