Cassazione penale Sez. II sentenza n. 37135 del 27 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:37135PEN

Massima

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Il delitto di estorsione si configura quando il male prospettato è indicato come certo e realizzabile ad opera del reo o di altri, ponendo così la persona offesa nell'ineluttabile alternativa di far conseguire all'agente il preteso profitto o di subire il male minacciato; diversamente, integra il delitto di truffa la condotta di colui che prospetti un male come possibile ed eventuale, in ogni caso non proveniente direttamente o indirettamente da chi lo prospetta, in modo che la persona offesa non è coartata, ma si determina alla prestazione, costituente l'ingiusto profitto dell'agente, perché tratta in errore dall'esposizione di un pericolo inesistente. Pertanto, la qualificazione giuridica dei fatti come rapina e tentativo di estorsione, anziché come truffa vessatoria, è corretta quando la minaccia è stata prospettata come dipendente dalla volontà dell'agente e del suo complice, qualificatisi come appartenenti all'Arma dei Carabinieri, in modo tale da porre la persona offesa nell'alternativa di subire il male minacciato o di far conseguire all'agente il profitto ingiusto. La valutazione della sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari, effettuata dal giudice del riesame sulla base di una motivazione congrua ed esente da vizi logici, non è sindacabile in sede di legittimità, se non per manifesta illogicità o contraddittorietà, non ravvisabili nel caso di specie, in cui sono stati adeguatamente considerati l'estrema gravità dei fatti, la condotta successiva dell'indagata, i precedenti specifici e l'assenza di resipiscenza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) nata a (OMISSIS);

Avverso l'ordinanza n.285/2012 del Tribunale del Riesame di Torino, del 9.2.2012;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dr. ((omissis));

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, nella persona del Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso venga dichiarato inammissibile.

OSSERVA

Con ordinanza del 29.1.2012, il Giudice per le indagini pre…

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