Il risarcimento del danno derivante dal ritardo della pubblica amministrazione nel rilascio di un'autorizzazione unica per la realizzazione di un impianto di energia elettrica alimentato da fonti alternative non è subordinato all'acquisizione della documentazione antimafia, in quanto trattasi di un credito di natura risarcitoria vantato dal privato nei confronti della pubblica amministrazione. Tuttavia, qualora il risarcimento sia destinato a compensare la perdita di un contributo pubblico funzionale all'esercizio di un'attività imprenditoriale, è ragionevole e prudente acquisire o verificare preventivamente la documentazione antimafia relativa alla posizione del privato, fermo restando che, decorso inutilmente il termine assegnato per l'acquisizione di tale documentazione, il pagamento dovrà comunque essere effettuato, pur rimanendo sotto condizione risolutiva qualora in seguito si accerti la sussistenza di cause impeditive ai sensi dell'art. 84, comma 4, del d.lgs. 159/2011. Il giudice amministrativo, nell'esercizio dei poteri di ottemperanza, può nominare un commissario ad acta per dare esecuzione al giudicato, stabilendo un termine entro il quale il commissario dovrà provvedere all'adempimento dell'obbligazione risarcitoria, con facoltà di riferire al giudice sull'attività svolta.