Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21203 del 26 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:21203PEN

Massima

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Il possesso di un'arma da parte di un soggetto non è di per sé sufficiente a provarne la responsabilità penale per un reato commesso con quella stessa arma, in assenza di altri elementi probatori che dimostrino in modo certo il nesso causale tra il possesso dell'arma e la commissione del reato. Il movente, anche se ipotizzato, deve essere provato in modo inequivocabile, non potendo basarsi su meri sospetti o congetture. La motivazione della sentenza deve esporre in modo chiaro e logico il percorso argomentativo seguito dal giudice per giungere alla pronuncia di condanna, senza lacune o contraddizioni, al fine di consentire il controllo di legittimità da parte del giudice di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. ROMBOLA' Marcello - rel. Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. PI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 637/2009 CORTE APPELLO di CAGLIARI, del 27/04/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/03/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARCELLO ROMBOLA';

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata.

FATTO E DIRITTO

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