Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 599 del 2014

ECLI:IT:TARPA:2014:599SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso il provvedimento di diniego di autorizzazione per interventi edilizi, ha rilevato che l'Amministrazione comunale aveva successivamente annullato in autotutela il provvedimento impugnato, determinando così la cessazione della materia del contendere. In tali casi, il giudice amministrativo è tenuto a dichiarare cessata la materia del contendere, ai sensi dell'art. 34, comma 5, del codice del processo amministrativo, in quanto l'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato priva di interesse la domanda giudiziale, venendo meno l'oggetto del ricorso. Tale pronuncia di cessazione della materia del contendere comporta la compensazione integrale delle spese di giudizio tra le parti costituite, in considerazione del mutamento della situazione sostanziale e processuale intervenuto nel corso del giudizio per effetto dell'annullamento in autotutela del provvedimento impugnato. La declaratoria di cessazione della materia del contendere, pertanto, rappresenta l'epilogo naturale di un giudizio amministrativo in cui l'Amministrazione abbia provveduto ad annullare in autotutela il provvedimento oggetto di impugnazione, privando così di interesse la domanda giudiziale proposta dal ricorrente. In tali ipotesi, il giudice amministrativo non può entrare nel merito della legittimità del provvedimento originariamente impugnato, essendo tenuto a prendere atto dell'intervenuta cessazione della materia del contendere e a dichiarare l'estinzione del giudizio, con la conseguente compensazione integrale delle spese di lite.

Sentenza completa

N. 02249/2008
REG.RIC.

N. 00599/2014 REG.PROV.COLL.

N. 02249/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2249 del 2008, proposto dai Sig.ri Saverio PARRINO ed Eugenia SCHIRO’, rappresentati e difesi dall'avv. Marco Allegra, presso il cui studio, in Palermo, Discesa dei Giudici n.15, sono elettivamente domiciliati;

contro

Comune di Palermo, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'Avv. Anna Maria Impinna, unitamente al quale elegge domicilio presso gli uffici dell’Avvocatura comunale, in Palermo, Piazza Marina 39;

per l'annullamento

del provvedimento n. 67 del 30.6.2008 (prot.459601), con cui il Comune di Palermo ha respinto l’istanza di autorizzazione (alla realizz…

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