Cassazione penale Sez. II sentenza n. 39171 del 28 ottobre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:39171PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la concessione delle attenuanti generiche, può negare il beneficio sulla base di un solo elemento rilevante, come i precedenti penali dell'imputato, senza dover necessariamente esaminare ogni singola deduzione difensiva, rientrando tale valutazione nel suo potere discrezionale. Inoltre, la motivazione sulla determinazione della pena è adeguatamente assolta anche con una enunciazione sintetica della valutazione di uno o più dei criteri indicati nell'art. 133 c.p., senza dover fornire un'analitica esposizione dei criteri adottati. La Corte di Cassazione, nel controllo di legittimità, non deve stabilire se la decisione di merito proponga la migliore ricostruzione possibile dei fatti, né condividerne la giustificazione, ma deve limitarsi a verificare se tale giustificazione sia compatibile con il senso comune e con i limiti di una plausibile opinabilità di apprezzamento, senza sindacare la correttezza dei ragionamenti se la loro struttura logica è corretta, indipendentemente dalla verità degli enunciati che la compongono.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Be. Di. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte d'appello di Trieste, sezione 1 penale, in data 21.11.2007;

Sentita la relazione della causa fatta, in pubblica udienza, dal Consigliere Dr. Piercamillo Davigo;

Udita la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott. D'((omissis)), il quale ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

Udito il difensore del ricorrente, …

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