Cassazione penale Sez. III sentenza n. 17815 del 7 maggio 2024

ECLI:IT:CASS:2024:17815PEN

Massima

Il pericolo di reiterazione del reato, desumibile dalla pluralità, circostanze e modalità esecutive dei reati, dalla stabilità dell'attività illecita, dall'ampiezza della clientela rifornita, dai precedenti penali anche specifici dell'indagato e dal movente economico, non può essere escluso dalla mera applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, quando l'abitazione dell'indagato si identifica con il luogo di commissione dei reati, in quanto tale misura non risulta adeguata, proporzionata e idonea a neutralizzare il concreto e attuale pericolo di reiterazione del reato, dovendo in tal caso essere disposta la più afflittiva misura della custodia cautelare in carcere.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta da:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. ACETO Aldo - Relatore

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. GALANTI Alberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI CATANIA
nel procedimento a carico di:
Sp.An. nato a A il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 03/11/2023 del TRIB. LIBERTA' di CATANIA
udita la relazione svolta dal Consigliere ALDO ACETO;
lette le richieste del PG LUIGI ORSI che ha chiesto l'annullamento con rinvio.
Ricorso trattato ai sensi dell'art. 23 comma 8 D.L. 137/2020.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRETTO
1. Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ricorre per l'annullamento dell'ordinanza del 3 nov…

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