Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 52392 del 17 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:52392PEN

Massima

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Il giudice di rinvio, nel pronunciare sentenza a seguito di annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione, non è tenuto a rispettare le medesime formalità previste per il giudizio di primo grado, essendo il suo compito limitato all'accertamento oggetto del rinvio e alle scelte già effettuate nella precedente fase di merito. Pertanto, l'omissione nell'atto di citazione a giudizio dell'indicazione del fatto contestato non determina la nullità della citazione stessa, in quanto tale elemento risulta già noto all'imputato e ulteriormente circoscritto dalla pronuncia di annullamento. Tuttavia, qualora la sentenza di condanna sia stata pronunciata sulla base di parametri edittali successivamente dichiarati incostituzionali, essa deve essere annullata con rinvio al giudice di merito affinché proceda a una nuova determinazione della pena nel rispetto dei limiti edittali più favorevoli previsti dalla normativa richiamata dalla Corte Costituzionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS An - rel. Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso la sentenza del 27/02/2013 del Gip del Tribunale di Venezia, pronunciata quale giudice di rinvio a seguito di annullamento della Corte di legittimita';

visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;

udita la relazione svolta dal componente ((omissis));

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale dott. RIELLO Luigi che ha concluso pe…

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