Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 10794 del 11 marzo 2009

ECLI:IT:CASS:2009:10794PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il reato di incendio colposo di cui all'art. 449 c.p. sussiste quando l'agente, con condotta imprudente, determina l'innesco di un incendio che, pur non avendo direttamente causato danni a persone o cose, abbia comunque creato una concreta situazione di pericolo per la pubblica incolumità, come nel caso in cui le fiamme abbiano superato i confini del luogo in cui erano state originate e si siano propagate a proprietà limitrofe, mettendo a rischio gli edifici e i beni ivi presenti. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che l'incendio abbia effettivamente cagionato danni, essendo sufficiente che la condotta dell'agente abbia determinato una situazione di concreto pericolo per la pubblica incolumità, scongiurata solo grazie all'intervento tempestivo dei vigili del fuoco. La valutazione della sussistenza del pericolo deve essere effettuata sulla base di elementi oggettivi, senza che assumano rilievo le mere paure soggettive manifestate dai testimoni, dovendosi invece tenere conto delle concrete modalità di sviluppo e propagazione dell'incendio, come accertate attraverso le risultanze istruttorie. Inoltre, la colpa dell'agente può essere ravvisata anche nella mancata adozione di cautele doverose in relazione alle condizioni meteorologiche avverse, come il vento, che avrebbero dovuto sconsigliare o imporre maggiore prudenza nell'esecuzione dell'attività che ha determinato l'innesco dell'incendio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RIZZO Aldo Sebastia - Presidente

Dott. IACOPINO Silvana G. - Consigliere

Dott. LICARI Carlo - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DO. MA. N. IL (OMESSO);

2) CE. AR. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 27/06/2008 CORTE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. FOTI GIACOMO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. SALZANO, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

Udito il difensore Avv. Tebano…

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