Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 15571 del 23 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:15571PEN

Massima

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Il provvedimento giurisdizionale che respinge l'istanza di sostituzione di una misura cautelare personale già applicata, pur non essendo genetico della misura stessa, è comunque impugnabile con il mezzo dell'appello, in applicazione del principio di conservazione dei mezzi di impugnazione, in quanto il ricorso per cassazione è ammesso solo avverso le ordinanze genetiche delle misure coercitive. Il giudice, nel valutare l'istanza di sostituzione di una misura cautelare, deve esaminare attentamente gli elementi prospettati dalla difesa a sostegno della richiesta di attenuazione del quadro delle esigenze cautelari, motivando espressamente in ordine alla rilevanza o meno di tali elementi ai fini della decisione. Il mancato esame puntuale di tali elementi integra un vizio di motivazione del provvedimento. La decisione sulla richiesta di sostituzione di una misura cautelare deve essere adeguatamente motivata, con riferimento specifico agli elementi dedotti dalla difesa e alla loro idoneità o meno a giustificare una modifica del quadro cautelare esistente. Il giudice non può limitarsi a una mera affermazione di irrilevanza di tali elementi, ma deve argomentare in modo esauriente le ragioni per le quali essi non sono ritenuti idonei a supportare la domanda di attenuazione della misura. Il principio di conservazione dei mezzi di impugnazione impone di qualificare il ricorso per cassazione avverso l'ordinanza di rigetto dell'istanza di sostituzione di una misura cautelare come appello, in quanto tale provvedimento non è impugnabile con il ricorso per cassazione, essendo questo ammesso solo avverso le ordinanze genetiche delle misure coercitive. Pertanto, il ricorso deve essere trasmesso al tribunale del riesame competente per la relativa trattazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI G. - Presidente

Dott. DI PAOLA S. - Consigliere

Dott. MESSINI D'AGOSTINI P. - Consigliere

Dott. BORSELLINO - rel. Consigliere

Dott. SARACO A. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza della corte di appello di Messina del 9 novembre 2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA DANIELA BORSELLINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Pedicini Ettore, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso o la sua conversione in appello. L'avv. (OMISSIS) ha insistito nei motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRI…

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