Il diniego di autorizzazione all'installazione di impianti pubblicitari da parte del Comune, motivato esclusivamente sulla base dell'assenza di un regolamento comunale in materia, è illegittimo in quanto viola il diritto di iniziativa economica privata garantito dall'art. 41 Cost. e i principi di buon andamento e correttezza dell'azione amministrativa. Infatti, la mancata adozione del regolamento comunale previsto dal d.lgs. n. 507/1993 non può paralizzare sine die la possibilità per i privati di inserirsi nel mercato pubblicitario, cristallizzando tale attività economica e lasciandola all'arbitrio dell'amministrazione. Pertanto, in assenza del regolamento comunale, il Comune deve comunque verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi per il rilascio dell'autorizzazione, alla luce dei criteri e principi fissati dalle norme di riferimento (in particolare, artt. 23 e 51 del Codice della Strada), senza poter opporre la mera mancanza del regolamento comunale quale ragione ostativa. Inoltre, la motivazione del diniego deve essere adeguata e specifica, non potendosi limitare a un generico richiamo alle norme senza spiegare in che modo i progetti presentati non rispettino i requisiti richiesti.