Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1551 del 2017

ECLI:IT:TARLE:2017:1551SENT

Massima

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Il permesso di costruire rilasciato dalla pubblica amministrazione, finché non revocato o annullato d'ufficio, legittima l'esecuzione delle opere edilizie in esso assentite, anche qualora in sede di controllo in corso d'opera emergano difformità rispetto alla descrizione progettuale, purché tali difformità siano riconducibili agli interventi di ricostruzione e consolidamento delle murature esistenti espressamente previsti nella relazione tecnica allegata al titolo edilizio. In tal caso, l'amministrazione non può ordinare la demolizione delle opere realizzate in conformità al permesso di costruire, in quanto ciò comporterebbe un'ingiustificata compressione del diritto di proprietà e della libertà di iniziativa economica del titolare del titolo edilizio. Inoltre, la mancata previsione nel permesso di costruire di specifiche prescrizioni tecniche in ordine alle modalità costruttive da adottare implica che il titolare possa scegliere liberamente le soluzioni tecniche ritenute più idonee, purché nel rispetto della normativa urbanistica ed edilizia vigente. Pertanto, la realizzazione di opere edilizie in mattoni di cemento con funzione portante, da rivestire con il materiale originario, non può essere considerata una totale difformità o variazione essenziale rispetto al permesso di costruire, quando tale soluzione tecnica risulti coerente con gli interventi di ricostruzione e consolidamento delle murature esistenti espressamente previsti nella relazione tecnica allegata al titolo edilizio.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/10/2017

N. 01551/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00671/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Terza

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 671 del 2008, proposto da:
Trullallero Trullalla' s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'Avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Lecce, via A. Manzoni, n. 32/D;

contro

Comune di Salve, n.c.;

per l'annullamento:

- dell'ordinanza di demolizione n. 40 dell’8 febbraio 2008, ricevuta in data 22 febbraio 2008, a firma del Dirigente dell’U.T.C. del Comune di Salve;

- di ogni altro atto, connesso, presupposto, collegato e/o consequenziale;

- nonché per il risarcimento del danno.

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