Cassazione penale Sez. V sentenza n. 1225 del 13 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:1225PEN

Massima

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Il dolo eventuale, quale forma di elemento soggettivo del reato, ricorre quando l'agente si sia chiaramente rappresentato la significativa possibilità di verificazione dell'evento concreto e ciò nonostante, dopo aver considerato il fine perseguito e l'eventuale prezzo da pagare, si sia determinato ad agire comunque, anche a costo di causare l'evento lesivo, aderendo ad esso per il caso in cui si verifichi. Diversamente, si configura la colpa cosciente quando la volontà dell'agente non è diretta verso l'evento e questi, pur avendo concretamente presente la connessione causale tra la violazione delle norme cautelari e l'evento illecito, si astiene dall'agire doveroso per trascuratezza, imperizia, insipienza, irragionevolezza o altro biasimevole motivo. Pertanto, nel valutare la sussistenza del dolo eventuale, il giudice deve accertare con rigore logico-argomentativo se l'agente si sia chiaramente rappresentato la significativa possibilità di verificazione dell'evento e, nonostante ciò, abbia comunque deciso di agire, aderendo all'evento lesivo per il caso in cui si verifichi, ovvero se la sua condotta sia ascrivibile piuttosto alla colpa cosciente, in ragione di una mera negligenza o superficialità nell'adempimento dei doveri di diligenza e prudenza. A tal fine, il giudice non può limitarsi a considerare singoli elementi indiziari in modo parcellizzato, ma deve valutare complessivamente il contesto fattuale e le modalità della condotta, tenendo conto anche di eventuali fattori che possano aver inciso sull'atteggiamento psicologico dell'agente, come ad esempio la possibilità che questi sia incorso inconsapevolmente in un meccanismo fraudolento congegnato da altri soggetti, ovvero abbia agito con superficialità senza identificare adeguatamente il paziente o senza visionare la documentazione clinica disponibile. Solo attraverso un'analisi logica e completa di tutti gli elementi rilevanti può il giudice pervenire a una motivazione adeguata e immune da vizi di illogicità circa la sussistenza del dolo eventuale o, piuttosto, della colpa cosciente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. BELMONTE ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 15/05/2020 del TRIB. del RIESAME di REGGIO CALABRIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. PAOLA BORRELLI;
udite le conclusioni del Sostituto Procuratore generale Dott. KATE TASSONE, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), per l'indagato, che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. L'ordinanza impugnata e' stata e…

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