Il rispetto della distanza legale di un metro dalla strada, prevista dall'art. 16 del Codice della Strada, costituisce un elemento essenziale per la legittimità di un manufatto edilizio, la cui verifica incombe sull'istante che richiede la sanatoria edilizia. In assenza di una prova certa e analitica della distanza, il giudice amministrativo non può accogliere la domanda di sanatoria, essendo onerato il ricorrente di fornire la dimostrazione completa del rispetto della distanza legale, senza poter ricorrere a mezzi istruttori officiosi, salvo i casi in cui la prova richieda l'acquisizione di documenti detenuti dall'amministrazione. Il principio di onere della prova pieno a carico del ricorrente, sancito dall'art. 64 c.p.a., limita l'intervento officioso del giudice alle sole ipotesi in cui la prova non sia nella disponibilità del privato, non essendo sufficiente a tal fine la mera produzione di fotografie che non consentano di accertare con certezza la distanza del manufatto dalla strada.