Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29677 del 25 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:29677PEN

Massima

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Il professionista legale che, abusando della propria posizione di fiducia e della condizione di soggezione psicologica della parte assistita, si procura indebitamente un profitto patrimoniale attraverso artifizi e raggiri, realizza il delitto di truffa aggravata. Tale condotta è punita penalmente, in quanto lede il principio di lealtà e correttezza che deve informare il rapporto fiduciario tra avvocato e cliente, nonché il dovere di agire nell'esclusivo interesse di quest'ultima. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, può legittimamente fondare il proprio convincimento sulle dichiarazioni testimoniali della persona offesa e di altri soggetti comunque interessati all'esito del processo, purché tali dichiarazioni risultino precise, coerenti e prive di elementi di mendacio. L'ingiusto profitto conseguito dal professionista, anche attraverso modalità elusive del controllo del cliente, integra l'elemento patrimoniale del reato di truffa, a prescindere dalla congruità del compenso rispetto all'attività svolta. L'applicabilità di eventuali cause di non punibilità, come l'indulto, può essere valutata in sede esecutiva, mentre il calcolo della prescrizione del reato spetta al giudice di merito, il cui accertamento è insindacabile in sede di legittimità salvo vizi logici o giuridici.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. FIANDANESE Franco - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ro. Ge. , n. a (OMESSO), e da Ca. Ca. , n. a Venosa il 18.10.1957;

avverso la sentenza della Corte di Appello di Napoli, in data 7 maggio 2010, di conferma della sentenza del Tribunale di Nola, in data 15 gennaio 2008;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita in pubblica udienza la relazione svolta dal consigliere dott. ((omissis));

Udito il pubblico ministero in persona del sostituto procurator…

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