Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9023 del 1 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:9023PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., deve procedere a un'equilibrata e complessiva analisi delle peculiarità della fattispecie concreta, considerando le modalità della condotta, il grado di colpevolezza e l'entità del danno o del pericolo, senza limitarsi alla mera valutazione di elementi soggettivi come i precedenti penali dell'imputato, i quali assumono rilevanza ostativa solo ove ricorrano le ulteriori condizioni previste dal comma 3 della medesima disposizione. La motivazione del provvedimento deve dare conto in modo adeguato di tali valutazioni, non potendo fondarsi esclusivamente sulla mera presenza di precedenti penali, in assenza di una puntuale disamina degli altri parametri normativamente rilevanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta da:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CURAMI Micaela Serena - Relatore

Dott. TOSCANI Eva - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
An.Tu. nato a P il (Omissis)
avverso la sentenza del 08/05/2023 del TRIBUNALE di TERMINI IMERESE
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MICAELA SERENA CURAMI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore ANTONIETTA PICARDI che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso
Trattazione scritta.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe, il Tribunale di Termini Imerese in composizione monocratica ha ritenuto An.Tu. responsabile del reato di cui all'art. 4, commi 2 …

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