Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26251 del 16 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:26251PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) sussiste quando la condotta dell'agente, caratterizzata dalla reiterazione di minacce o molestie, cagiona un perdurante e grave stato di ansia o di paura nella vittima, ovvero ne determina un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona legata da relazione affettiva, e tale condotta è posta in essere con finalità persecutorie, anche se non necessariamente esclusivamente tali. La reiterazione delle condotte persecutorie può essere integrata da una pluralità di episodi, anche eterogenei, purché tutti riconducibili a un medesimo disegno criminoso, caratterizzato dalla finalità di molestare e perseguitare la vittima. Ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che la condotta dell'agente sia diretta esclusivamente a perseguitare la persona offesa, essendo sufficiente che tale finalità sia presente, anche se non esclusiva, nell'ambito di un più ampio disegno criminoso. Inoltre, la sussistenza dell'aggravante del nesso teleologico, prevista dall'art. 61 n. 2 c.p., richiede che il reato di lesioni personali o di violenza privata sia stato commesso al fine di agevolare la commissione di un altro reato, come nel caso in cui sia finalizzato a realizzare condotte persecutorie. Pertanto, la reazione violenta dell'imputato, anche se provocata da un comportamento della vittima, non può essere scriminata dalla legittima difesa, in quanto la colluttazione reciproca non esclude la responsabilità penale dell'agente, qualora la sua condotta sia stata determinata da finalità persecutorie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. BELMONTE Maria T. - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - rel. Consigliere

Dott. CANANZI Francesco - Consigliere

Dott. CUOCO Michele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 01/07/2022 della Corte di appello di L'Aquila;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Michele Romano;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Ceroni Francesca, che ha concluso per il rigetto del ricorso;
uditi i difensori della ricorrente, avv.ti (OMISSIS), e (OMISSIS), che hanno concluso per l'accoglimento del ricorso.
RIT…

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