Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 22422 del 27 maggio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:22422PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, in presenza di una causa estintiva del reato, è tenuto a pronunciare l'assoluzione dell'imputato per motivi attinenti al merito solo quando gli elementi rilevatori dell'insussistenza del fatto o della sua non attribuibilità penale all'imputato emergano in modo incontrovertibile, tanto da rendere la relativa valutazione assimilabile più a una constatazione che a un atto di apprezzamento, essendo incompatibile con qualsiasi necessità di ulteriore accertamento o approfondimento. Il concetto di "evidenza" richiesto dall'art. 129 c.p.p., comma 2, presuppone la manifestazione di una verità processuale così chiara e oggettiva da rendere superflua ogni dimostrazione, concretizzandosi in qualcosa di più di quanto la legge richiede per l'assoluzione ampia, oltre la mera correlazione a un accertamento immediato. Deve, in altre parole, emergere dagli atti processuali, con assoluta evidenza, senza necessità di ulteriore accertamento, l'estraneità dell'imputato a quanto allo stesso contestato, ossia l'assenza manifesta della prova di colpevolezza o la prova positiva della sua innocenza, non rilevando l'eventuale mera contraddittorietà o insufficienza della prova che richieda il compimento di un apprezzamento ponderato tra opposte risultanze. Ove tali condizioni non ricorrano, il giudice non può pronunciare l'assoluzione per motivi di merito, ma deve limitarsi a dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA ((omissis)) - Presidente

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. IANNELLO Emilio - rel. Consigliere

Dott. MONTAGNI Andrea - Consigliere

Dott. SERRAO Eugenia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato il (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2726/2013 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 24/10/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 19/05/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. EMILIO IANNELLO;

udito il Procuratore Generale in persona della Dott.ssa DI NARDO MARILIA che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

udito per il ricorrente l'Avv. (OMISSIS) che si e' riportato ai motivi del…

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