La cessione dell'autorizzazione sanitaria per l'esercizio di attività in ambito sanitario, in assenza dell'assenso preventivo dell'autorità competente, determina la decadenza del titolo autorizzativo, ai sensi dell'art. 9, comma 3, lett. d), della legge regionale n. 4/2003. Ciò in quanto l'atto di scissione societaria, comportando il trasferimento di parte del patrimonio della società scissa ad altra società, impone la verifica da parte dell'amministrazione regionale della permanenza dei requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi necessari per l'esercizio dell'attività sanitaria, ai sensi degli artt. 13 e 14 del regolamento regionale n. 2/2007. La mancata attivazione del procedimento di voltura del titolo autorizzativo, con la conseguente impossibilità per l'amministrazione di effettuare le prescritte verifiche, legittima pertanto la declaratoria di decadenza dell'autorizzazione sanitaria, senza che ciò comporti alcuna violazione della libertà di stabilimento e della libertà di prestazione di servizi tutelate dagli artt. 49 e 56 del TFUE. Il provvedimento di decadenza, inoltre, non è viziato dalla mancata comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza di modifica della denominazione dell'autorizzazione, atteso che la società interessata non ha attivato il corretto procedimento di voltura del titolo autorizzativo.