Cassazione civile Sez. III sentenza n. 16815 del 13 agosto 2015

ECLI:IT:CASS:2015:16815CIV

Massima

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Il diritto di critica e di satira, pur costituendo una legittima manifestazione del pensiero ai sensi dell'articolo 21 della Costituzione, trova un limite nel rispetto della verità putativa dei fatti posti a fondamento della critica o della satira stessa. Pertanto, affinché la critica o la satira possano essere ritenute scriminanti rispetto al reato di diffamazione, è necessario che i fatti riferiti, ancorché non corrispondenti alla verità assoluta, siano comunque ragionevolmente fondati su fonti attendibili, come gli atti di indagine o i provvedimenti dell'autorità giudiziaria, anche se successivamente sfociati in provvedimenti di archiviazione. La completezza dell'informazione, inoltre, non richiede necessariamente la comunicazione di tutti i dati e le circostanze relative ai fatti oggetto di critica o satira, essendo sufficiente che l'esposizione non risulti gravemente lacunosa o fuorviante rispetto al nucleo essenziale della notizia divulgata. Infine, la valutazione circa la continenza espressiva della critica o della satira deve tenere conto non solo della forma, ma anche della sostanza della comunicazione, in relazione all'interesse pubblico sotteso e all'effettiva finalità perseguita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SALME' Giuseppe - Presidente

Dott. PETTI Giovanni B. - Consigliere

Dott. RUBINO Lina - Consigliere

Dott. BARRECA Giuseppina L. - Consigliere

Dott. VINCENTI Enzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 15974-2013 proposto da:

(OMISSIS) S.P.A. ((OMISSIS)), in persona dell'A.D. e Legale Rappresentante (OMISSIS), elettivamente domiciliata in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che la rappresenta e difende giusta procura speciale a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende giusta procura speciale in calce al ricorso notificato;

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