Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Milano sentenza n. 1140 del 2021

ECLI:IT:TARMI:2021:1140SENT

Massima

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Il potere di pianificazione urbanistica, pur implicando valutazioni di opportunità sulla scorta di valutazioni comparative degli interessi pubblici in gioco, non è limitato solo alla disciplina coordinata dell'edificazione dei suoli, ma, per mezzo della disciplina dell'utilizzo delle aree, è finalizzato a realizzare anche sviluppi economici e sociali della comunità locale nel suo complesso, con riflessi talvolta limitativi agli interessi dei singoli proprietari di aree. Le scelte urbanistiche compiute dalle autorità preposte alla pianificazione territoriale rappresentano scelte di merito, che non possono essere sindacate dal giudice amministrativo, salvo che non siano inficiate da arbitrarietà od irragionevolezza manifeste ovvero da travisamento dei fatti in ordine alle esigenze che si intendono nel concreto soddisfare. Il potere di pianificazione urbanistica è rivolto alla realizzazione contemperata di una pluralità di differenti interessi pubblici, che trovano il proprio fondamento in valori costituzionalmente garantiti, tra cui la tutela dell'ambiente e del paesaggio, e può comportare limitazioni all'esercizio del diritto di proprietà, purché sorrette da adeguata motivazione. L'onere di motivazione gravante sull'amministrazione in sede di adozione di uno strumento urbanistico, salvo i casi in cui esso incida su zone territorialmente circoscritte ledendo legittime aspettative, è di carattere generale e risulta soddisfatto con l'indicazione dei profili generali e dei criteri che sorreggono le scelte effettuate, senza necessità di una motivazione puntuale e "mirata". La semplice "reformatio in peius" della disciplina urbanistica attraverso il ridimensionamento dell'attitudine edificatoria di un'area è interdetta solo da determinazioni vincolanti per l'amministrazione in ordine ad una diversa "zonizzazione" dell'area stessa, ovvero tali da fondare legittime aspettative potendosi configurare un affidamento qualificato del privato esclusivamente in presenza di convenzioni di lottizzazione, accordi di diritto privato intercorsi tra il Comune e i proprietari delle aree, aspettative nascenti da giudicati di annullamento di dinieghi di concessione edilizia o di silenzio - rifiuto su una domanda di concessione o ancora nella modificazione in zona agricola della destinazione di un'area limitata, interclusa da fondi edificati in modo non abusivo.

Sentenza completa

Pubblicato il 06/05/2021

N. 01140/2021 REG.PROV.COLL.

N. 01103/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1103 del 2014, proposto da
PE1 s.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, Pierangela Arioli, Sara Daniela Danelli, Oliviero Alberto Danelli, rappresentati e difesi dall'avvocato Tiziano Giovanelli, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

- Regione Lombardia, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Piera Pujatti, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;
- Ente Parco Adda Sud, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'av…

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