Il contratto di locazione di un bene immobile di proprietà comunale, stipulato tra il Comune e un soggetto privato, è qualificabile come rapporto di diritto privato, soggetto alla giurisdizione del giudice ordinario, e non come concessione amministrativa di un bene o di un servizio pubblico, soggetta alla giurisdizione del giudice amministrativo. Pertanto, la disdetta del contratto di locazione da parte del Comune, comunicata ai sensi dell'art. 29, comma 1, lett. b), seconda parte, della legge n. 392 del 1978, rientra nell'esercizio di un potere contrattuale di diritto privato, e non nell'esercizio di un potere pubblico, con la conseguenza che la relativa controversia è devoluta alla cognizione del giudice ordinario. Inoltre, l'approvazione da parte del Comune di un progetto di opera pubblica, che si ponga in contrasto con la destinazione urbanistica dell'area oggetto del contratto di locazione, non integra una posizione di interesse legittimo in capo al conduttore, in quanto la mancanza del rinnovo del contratto non comporta automaticamente l'annullamento del progetto. Pertanto, il conduttore non può impugnare gli atti di programmazione e progettazione dell'opera pubblica dinanzi al giudice amministrativo, in quanto la sua posizione soggettiva ha consistenza di diritto soggettivo e non di interesse legittimo.