Il proscioglimento nel merito per insufficienza o contraddittorietà della prova non prevale sulla dichiarazione di una causa di non punibilità, come la prescrizione del reato, anche in caso di rinvio disposto dalla Corte di Cassazione. Ciò in quanto, ove emerga la sussistenza di una causa estintiva, non è necessario un ulteriore apprezzamento nel merito, essendo precluso al giudice di rinvio un penetrante esame della prova, dovendosi limitare a prendere atto della causa di non punibilità. Pertanto, in presenza di una condanna di primo grado, la quale abbia già rilevato la responsabilità dell'imputato, seppur in termini di colpa omissiva, e in assenza di una evidenza assoluta di innocenza, il giudice di rinvio non può procedere ad un nuovo apprezzamento della prova, dovendo invece dichiarare l'estinzione del reato per prescrizione. Inoltre, in tema di bancarotta fraudolenta, la pena accessoria dell'inabilitazione all'esercizio di un'impresa commerciale e dell'incapacità di esercitare uffici direttivi presso qualsiasi impresa ha la durata fissa ed inderogabile di dieci anni.