ECLI:IT:CASS:2002:29873PEN
Con la sentenza sopra menzionata è stata confermata quella di primo grado con cui P. G. e M. C.S. erano stati dichiarati colpevoli rispettivamente dei reati di cui agli artt. 595, c. 3, in rel. all'art. 13 l. 47/48 e agli artt. 57, 595 c.p. e 13 l. cit., il primo quale estensore di un articolo diffamatorio pubblicato sul quotidiano "la Sicilia" ed il secondo quale direttore responsabile dello stesso per omissione del controllo necessario ad impedirne la pubblicazione: nell'articolo si riportavano le dichiarazioni di tale S. G., il quale con riferimento ad un immobile proveniente dal fallimento della società di cui era titolare affermava che A. B., in qualità di curatore del fallimento, "ha fatto le aste di vendita del predetto immobile in modo poco chiaro", pilotando il prezzo di stima e di vendita, che sottovalutava al fine di favorirne l'acquisto da parte di S. S., dirigente del commissariato P.S. di Milazzo.
Ricorrono entrambi per cassazione…
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