Cassazione civile Sez. I ordinanza n. 2605 del 27 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:2605CIV

Massima

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Il diritto di critica politica, quale estrinsecazione della libertà di manifestazione del pensiero, ha rango costituzionale e consente l'uso di toni aspri e di disapprovazione anche pungenti, purché nel rispetto della continenza, intesa come correttezza formale e non superamento dei limiti di quanto strettamente necessario al pubblico interesse. Tuttavia, tale diritto trova un limite quando le espressioni utilizzate, pur in clima di accesa polemica, travalicano la mera critica e si risolvono nell'accusa di perpetrazione di veri e propri delitti o di condotte infamanti, in relazione alla dimensione personale, sociale o professionale del destinatario. In tali casi, le dichiarazioni oltrepassano i limiti della verità dei fatti affermati e della continenza, rendendo le stesse insuscettibili di rientrare sotto la scriminante del legittimo esercizio del diritto di critica. Inoltre, l'attribuzione a un magistrato di comportamenti di "dipendenza" e di "parzialità", implicando la radicale negazione del suo ruolo istituzionale, esprime di per sé una valenza diffamatoria, essendo idonea a pregiudicare il valore e la dignità della persona nella sua dimensione morale e professionale. Il danno alla reputazione derivante da diffamazione a mezzo stampa, pur non essendo in re ipsa, può essere accertato anche attraverso un ragionamento presuntivo, tenendo conto della diffusione delle dichiarazioni, della rilevanza dell'offesa e della posizione sociale della vittima, e la sua liquidazione deve essere operata con criteri equitativi, senza che tale valutazione sia censurabile in cassazione, salvo che i criteri seguiti siano enunciati in motivazione e non siano manifestamente incongrui o radicalmente contraddittori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENOVESE ((omissis)) - Presidente

Dott. TRICOMI Laura - rel. Consigliere

Dott. PAZZI Alberto - Consigliere

Dott. VELLA Paola - Consigliere

Dott. CAPRIOLI Maura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso iscritto al n. 13490/2021 R.G. proposto da:
(OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS) ((OMISSIS)) che lo rappresenta e difende unitamente all'avvocato (OMISSIS) ((OMISSIS)), come da procura speciale in calce al ricorso.
- ricorrente -
(OMISSIS);
contro
- intimato -
avverso la SENTENZA della CORTE D'APPELLO di BRESCIA n. 1194/2020 depositata il 09/11/2020.
Udita la relazione svolta nella camera di consiglio del 15/12/2022 dal Consigliere LAURA …

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