Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 10094 del 15 marzo 2012

ECLI:IT:CASS:2012:10094PEN

Massima

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L'esistenza di un'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la pubblica amministrazione può essere desunta dalla progressiva formazione di una rete di rapporti e collegamenti tra soggetti che, pur non avendo una struttura organizzativa autonoma, condividono un programma criminoso comune volto all'occupazione sistematica del potere pubblico, attraverso l'acquisizione diretta o indiretta della gestione e del controllo di attività economiche, concessioni, autorizzazioni, appalti e servizi pubblici, al fine di realizzare profitti e vantaggi ingiusti. L'accordo associativo può formarsi per adesione successiva di nuovi membri al vincolo originario tra un ristretto gruppo di persone, senza che sia necessaria la fungibilità dei ruoli o la conoscenza tra tutti i partecipi, essendo sufficiente che ciascuno apporti il proprio contributo alla realizzazione del programma criminoso comune. L'affectio societatis scelerum può desumersi dalla consapevole partecipazione degli associati all'attività delittuosa conforme al piano associativo, anche attraverso il compimento di singoli reati-fine, che costituiscono sintomo dell'esistenza del vincolo associativo. Inoltre, la preesistente organizzazione amministrativa, come nel caso delle Aziende Sanitarie Locali, può integrare la struttura organizzativa dell'associazione per delinquere, quando essa venga piegata a fini illeciti attraverso la sistematica occupazione di ruoli chiave da parte di soggetti legati da un comune programma criminoso. Infine, il pericolo di reiterazione dei reati, che giustifica l'applicazione di misure cautelari, può essere ritenuto attuale e concreto anche in relazione alla persistente operatività di società riconducibili agli associati, in quanto espressione del sodalizio criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 18 aprile 2011 emessa dal Tribunale di Bari;

visti gli atti, l'ordinanza impugnata e il ricorso;

sentita la relazione del Consigliere Dott. Giorgio Fidelbo;

sentito il sostituto Procuratore Generale, Dott. Cesqui Elisabetta, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

sentito l'avvocato (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del r…

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