Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 826 del 2015

ECLI:IT:TARTOS:2015:826SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso l'ordinanza di demolizione di opere realizzate senza titolo su un terreno agricolo, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. La presentazione di una domanda di sanatoria edilizia comporta la sopravvenuta carenza di interesse al ricorso avverso il precedente provvedimento repressivo, dovendo l'Amministrazione riesaminare la questione della sanabilità delle opere. 2. Le opere realizzate su un terreno agricolo, per essere considerate compatibili con la destinazione d'uso della zona, devono essere riconducibili all'attività agricola svolta dall'imprenditore agricolo iscritto alla Camera di Commercio, non essendo sufficiente il mero svolgimento di attività cinotecnica amatoriale. 3. I manufatti precari e gli annessi agricoli realizzabili in zona agricola sono soggetti a specifici limiti dimensionali e temporali previsti dalla normativa regionale, non applicabili alla fattispecie in esame. 4. L'applicazione della sanzione dell'acquisizione gratuita dell'area al patrimonio comunale, in caso di inottemperanza all'ordine di demolizione, non può riguardare il proprietario incolpevole dell'abuso, che si sia dissociato dall'autore dell'abuso e abbia adoperato per impedirlo. 5. Il diniego di proroga del termine per l'esecuzione dell'ordine di demolizione, in contrasto con la concessione di un termine più ampio al detentore degli animali per il loro spostamento, è illegittimo per illogicità e contraddittorietà. 6. Il rigetto dell'istanza di proroga, senza previo contraddittorio con le parti interessate, viola il principio del giusto procedimento di cui all'art. 10-bis della legge n. 241/1990.

Sentenza completa

N. 01321/2013
REG.RIC.

N. 00826/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01321/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1321 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Rosina Colantuono, rappresentata e difesa dall'avv. Giacomo Cresci, con domicilio eletto presso l’avv. Giacomo Cresci in Firenze, Via della Fortezza, n. 6;

contro

Comune di Bientina, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Vittorio Chierroni, con domicilio eletto presso lo Studio Legale Lessona in Firenze, Via dei Rondinelli, n. 2;

nei confronti di

Marco Giusti;

per l'annullamento

(con il ricorso introduttivo)

- dell'ingiunzione di demolizione prot. n. 6206/2013 del 26…

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