Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 5314 del 11 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:5314PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo sulla motivazione della sentenza di merito, deve verificare la logicità e la coerenza del ragionamento seguito dal giudice di primo grado nell'apprezzamento degli elementi probatori, senza poter sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, salvo i casi in cui la motivazione risulti manifestamente illogica o contraddittoria. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto dal pubblico ministero avverso una sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto, che denunci vizi della motivazione, non può essere qualificato come ricorso immediato ex art. 569 c.p.p., ma deve essere convertito in appello e trasmesso alla competente Corte di Appello per il giudizio di secondo grado, in quanto il sindacato di legittimità sulla motivazione non è ammissibile nel giudizio di cassazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio;

avverso la sentenza del 02/10/2008 del Giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Busto Arsizio:

nel procedimento a carico di:

Ba. Sa. , nata a (OMESSO);

visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sost…

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