Cassazione penale Sez. II sentenza n. 15631 del 9 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:15631PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni ai sensi del D.L. n. 306/1992, art. 12-sexies, è legittimo quando sussistono il fumus commissi delicti, ovvero l'astratta configurabilità di uno dei reati previsti dalla norma in relazione alle circostanze del caso, e il periculum in mora, coincidente con la confiscabilità del bene, ossia la presenza di seri indizi circa la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi o le attività economiche del soggetto, nonché l'impossibilità di giustificarne la lecita provenienza. Il sequestro preventivo di tipo "impeditivo" ex art. 321, comma 1, c.p.p. è altresì legittimo quando vi siano elementi indicativi della commissione di un reato e il pericolo che il bene possa essere utilizzato per la realizzazione di ulteriori condotte criminose, come l'autoriciclaggio. La valutazione del fumus commissi delicti è preclusa al giudice del riesame quando sia già intervenuto il rinvio a giudizio dell'imputato, in quanto tale provvedimento presuppone una valutazione giudiziale sulla idoneità e sufficienza degli elementi acquisiti per sostenere l'accusa in giudizio. Il ricorso per cassazione contro ordinanze in materia di sequestro preventivo è ammesso solo per violazione di legge, comprensiva sia di errores in iudicando o in procedendo, sia di vizi della motivazione così radicali da renderla inidonea a rendere comprensibile l'iter logico seguito dal giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - rel. Consigliere

Dott. MONACO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 26/09/2018 del TRIB. LIBERTA' di LA SPEZIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere SANDRA RECCHIONE;
sentite le conclusioni del PG MARIA GIUSEPPINA FODARONI che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Tribunale per il riesame delle misure cautelari di La Spezia accoglieva parzialmente l'appello proposto avverso il…

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