Cassazione penale Sez. I sentenza n. 3342 del 27 gennaio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:3342PEN

Massima

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Il peculato militare si configura quando un militare, nella sua qualità di pubblico ufficiale, si appropria di denaro o altri beni mobili di cui abbia la custodia per ragioni di servizio, a prescindere dal valore esiguo del bene e dall'assenza di un apprezzabile vantaggio economico per l'agente o di un altrettanto apprezzabile danno per la pubblica amministrazione. La rinnovazione dell'istruzione dibattimentale in sede di appello è un istituto di carattere eccezionale, al quale il giudice può ricorrere solo quando ritenga di non poter decidere allo stato degli atti, essendo prevalente il principio di presunzione di completezza dell'istruttoria compiuta in primo grado. Pertanto, il rigetto della richiesta di rinnovazione può essere motivato in modo implicito, purché la sentenza di appello evidenzi la sussistenza di elementi probatori sufficienti all'affermazione o alla negazione della responsabilità dell'imputato. La qualificazione giuridica del fatto come peculato militare, anziché come abuso d'ufficio, non può essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità, qualora non sia stata oggetto di specifica censura nel giudizio di appello.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. TARDIO Angela - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CASSANO Margheri - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 18/2010 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 01/02/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 13/12/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARGHERITA CASSANO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Pg. militare G. Barone che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;

Udito il difensore avv. (OMISSIS) e (OMISSIS) che …

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