Cassazione penale Sez. I sentenza n. 36298 del 8 settembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:36298PEN

Massima

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Il titolo di reato per cui è intervenuta condanna in primo grado, ovvero la partecipazione ad associazione mafiosa ex art. 416-bis c.p., determina la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, in ragione del vincolo di "adesione permanente" del soggetto al gruppo criminale, che legittima il ricorso in via esclusiva alla misura cautelare della custodia in carcere quale strumento idoneo a recidere i rapporti dell'indiziato con l'ambiente delinquenziale di appartenenza e a neutralizzarne la pericolosità. Tale presunzione relativa non può essere superata dalla mera allegazione difensiva di elementi a discarico, come il pregresso svolgimento di attività lavorativa o la condizione di tossicodipendenza, in assenza di atti concreti di rescissione del vincolo associativo, atteso che il livello di inserimento nel contesto mafioso determina il mantenimento della descritta presunzione anche a distanza di tempo, specie ove siano emersi precedenti per violazione degli obblighi correlati alla sottoposizione a misura di prevenzione personale. La declaratoria di incostituzionalità della presunzione assoluta di adeguatezza della custodia in carcere per il concorrente esterno nella associazione mafiosa, affermata dalla Corte Costituzionale, non è pertinente nel caso di partecipazione al sodalizio criminale, atteso che in tale ipotesi è ravvisabile quel vincolo di "adesione permanente" al gruppo delinquenziale che legittima il ricorso in via esclusiva alla misura cautelare detentiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 2375/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 30/12/2014;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELLO MAGI;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. GALASSO Aurelio, che ha il rigetto del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Con ordinanza resa in data 2 gennaio 2015 il Tribunale di Catania - costituito ai sensi dell'articolo 310 c.p.p. - ha confermato l'ordinanza emessa nei confronti di (OMISSIS) dal GUP della me…

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