Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4331 del 30 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4331PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare interdittiva della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio non può essere disposta nei confronti di un soggetto che non ricopre più tale incarico e che è stato trasferito in un ambiente diverso da quello in cui si è verificata la condotta delittuosa, in assenza di concreti e specifici elementi che facciano ritenere attuale il pericolo di reiterazione del reato della stessa specie. Ciò in quanto, in tale ipotesi, deve escludersi che possa riproporsi la stessa situazione con altri attori. Inoltre, qualora l'indagato abbia ammesso l'irregolarità della procedura adottata, non sussistono le condizioni per tutelare la genuinità della prova, rendendo così ingiustificata l'applicazione della misura cautelare.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PUBBLICO MINISTERO PRESSO TRIBUNALE di TARANTO;

nei confronti di:

1) PI. TI. N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 09/07/2008 TRIB. LIBERTA' di TARANTO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARROZZA ARTURO;

lette/sentite le conclusioni del P.G. Dr. Galati che chiede il rigetto del ricorso del P.M..

udito il difensore avv.to Sala per Pi. che si riporta alle conclusioni del Procuratore G…

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