Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49263 del 26 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:49263PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: L'uso di violenza fisica o minaccia, finalizzato a costringere la persona offesa a non denunciare un reato, integra il reato di violenza privata di cui all'art. 611 c.p., che non ammette la configurabilità del tentativo. Pertanto, la condotta del soggetto agente, consistente nell'aver colpito violentemente al volto la persona offesa per impedirle di denunciare l'accaduto, realizza la fattispecie consumata del reato di violenza privata, a prescindere dal fatto che la persona offesa abbia poi effettivamente omesso di sporgere denuncia. La valutazione della responsabilità penale deve basarsi sulle dichiarazioni della persona offesa, ritenute attendibili in ragione della loro conferma da parte di altri elementi probatori oggettivi, senza che possa assumere rilievo il mero rapporto di parentela tra i testi a discarico e l'imputato, ove tale rapporto non sia idoneo a inficiare la credibilità delle dichiarazioni rese. Infine, la prescrizione del reato non può essere dichiarata laddove i numerosi differimenti del processo su istanza della difesa o per adesione agli scioperi degli avvocati abbiano determinato lo spostamento del termine prescrizionale oltre la data della pronuncia impugnata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROTUNDO Vincenzo - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. TRONCI Andrea - rel. Consigliere

Dott. COSTANZO Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/05/2016 della CORTE APPELLO di LECCE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. TRONCI ANDREA;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. PINELLI MARIO MARIA STEFANO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso, ovvero, in subordine, per l'annullamento prescrizione; senza rinvio della sentenza per intervenuta presc…

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