Cassazione penale Sez. II sentenza n. 33811 del 19 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33811PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si consuma nel momento in cui il soggetto entra a far parte dell'organizzazione criminale, senza che sia necessario il compimento di specifici atti esecutivi della condotta illecita programmata, poiché, trattandosi di reato di pericolo presunto, per integrare l'offesa all'ordine pubblico è sufficiente la dichiarata adesione al sodalizio con la c.d. "messa a disposizione", in quanto idonea ad accrescere, per ciò solo, la potenziale capacità operativa ed intimidatoria dell'associazione criminale. La consapevolezza delle dinamiche criminali del sodalizio, la collaborazione con il vertice del gruppo e lo svolgimento di attività materiali nell'interesse del sodalizio integrano il necessario dolo di partecipazione. La perdurante adesione al sodalizio mafioso per un ampio lasso di tempo, dimostrata da una precedente condanna definitiva e dal successivo accertamento di ulteriori vicende, non consente di nutrire seri dubbi sulla concretezza e attualità del ritenuto pericolo di recidiva, legittimando l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere. Le dichiarazioni della persona offesa, previa verifica della loro credibilità soggettiva e attendibilità intrinseca, possono essere legittimamente poste a fondamento dell'affermazione di responsabilità penale dell'indagato, senza necessità di ulteriori riscontri, quando risultino coerenti e prive di smentite. L'abrogazione della circostanza aggravante del metodo e/o delle finalità mafiose non ha eliminato dall'ordinamento tale aggravante, essendo stata contestualmente inserita nel nuovo articolo 416-bis c.p., comma 1, con conseguente continuità normativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 820/2017 TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA, del 31/08/2017;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. BELTRANI Sergio;
sentite le conclusioni del PG Dott. MOLINO PIETRO, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso e del difensore, avv. Piccolo Domenico, che, in accoglimento dei motivi di ricorso, ha chiesto l'annullamento del provvedimento impugnato.
RITENUTO IN FATTO
Il Tribunale del riesame …

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