Cassazione penale Sez. V sentenza n. 20713 del 18 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:20713PEN

Massima

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Il delitto di associazione a delinquere sussiste quando vi è la prova di un vincolo stabile e strutturato tra più soggetti, finalizzato alla commissione di una serie indeterminata di reati contro il patrimonio, anche in assenza di una posizione preminente di uno dei partecipi. Tale vincolo associativo può essere desunto non solo dalla commissione in concorso dei reati-fine, ma anche da elementi fattuali quali la pianificazione delle attività criminose, l'utilizzo di strumenti e canali per la realizzazione e la vendita della refurtiva, nonché da comportamenti sintomatici di un rapporto di gelosia e conflittualità tra i membri del sodalizio. La responsabilità penale per i reati-fine può essere affermata sulla base di un compendio probatorio che, oltre alle intercettazioni, comprenda anche altri riscontri oggettivi come l'individuazione della presenza degli imputati nei luoghi e nei tempi di commissione dei furti, nonché il rinvenimento di oggetti riconducibili alla refurtiva. L'applicazione di circostanze aggravanti e il diniego delle attenuanti generiche possono essere adeguatamente motivati con riferimento alla gravità dei fatti, all'intensità del dolo e alla pregressa condotta criminale degli imputati, senza che sia necessaria una specifica confutazione di ogni singola censura difensiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SAVANI Piero - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1784/2014 CORTE APPELLO di MESSINA, del 22/04/2015;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 30/03/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SERGIO GORJAN;
Udito il Procuratore Generale nella persona della Dott. Marilia Di Nardo che ha concluso l'inammissibilita'.
CONSIDERATO IN FATTO
La Corte d'Appello di Messina con la decisione impugnata, resa il 22.4 - 20.7.20…

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