Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43708 del 26 novembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:43708PEN

Massima

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La violazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, prevista dal Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 75, comma 2, è punita con la pena della reclusione, la cui determinazione deve tenere conto della ripetitività della condotta dell'imputato e della presenza di precedenti specifici, nonché dell'applicazione della recidiva qualificata, pur se considerata equivalente alle concesse attenuanti generiche. Il giudice, nel valutare la congruità della pena, deve motivare adeguatamente il diniego dell'applicazione dell'articolo 131-bis del codice penale, che esclude la punibilità per particolare tenuità del fatto, in ragione della gravità e della reiterazione del comportamento illecito. La sentenza di condanna, pertanto, deve essere sorretta da una motivazione esaustiva che giustifichi la determinazione della pena irrogata, in conformità ai principi di proporzionalità e di adeguatezza della sanzione penale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ROCCHI Giacomo - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. TALERICO Palma - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 19/11/2020 della CORTE APPELLO di GENOVA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LIUNI TERESA;
lette le conclusioni del Procuratore generale, Dr. COCOMELLO ASSUNTA, tempestivamente inviate ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23, comma 8, in cui si chiede la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO e CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con la sentenza …

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